“Tecniche di contenimento” e non maltrattamenti. Si difendono così le maestre dei bambini autistici in provincia di Bari

Si sono difese così le quattro maestre del centro di riabilitazione privato per ragazzi autistici (dai 7 ai 15  anni), in provincia di Bari  –  convenzionato con il Servizio sanitario nazionale – accusate di presunte violenze su minori. Le insegnanti di età compresa tra i 28 e i 42 anni, ora tutte ai domiciliari, arrestate in seguito ad un’inchiesta dei Carabinieri, condotta dal pm Michele Ruggiero, hanno “giustificato” in questo modo il loro comportamento alla presenza del gip del Tribunale di Bari ( tranne una che si avvalsa della facoltà di non rispondere). “La finalità –  hanno dichiarato, respingendo gran parte delle accuse – era di contenere i bambini”. Le cento immagini rimandate dalle telecamere nascoste, avrebbero, invece, evidenziato un comportamento volutamente “coercitivo” da parte delle insegnanti che, secondo quanto denunciato da una dipendente, perdurerebbe da circa 2 anni. Per il pm Michele Ruggiero, che ha condotto le indagini, le maestre avrebbero insultato, schiaffeggiato i bambini, legandoli alle sedie, spesso immobilizzandoli contro un muro o chiudendogli bocca e naso con fazzoletti per farli tacere.

 

 

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Elvira Zammarano

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