Allarme botulino, la “Del Monte Food Inc” richiama diversi lotti di mais in barattolo

widenewsL’azienda ha richiamato, tramite un comunicato spontaneo del 13 dicembre scorso, un prodotto in scatola (Fiesta Corn) a base di mais, peperoni rossi e verdi, con scadenza 14 – 15- 16 agosto 2021 e 3 – 4 – 5 – 6 – 22 e 23 settembre 2021. Il richiamo riguarda 64.245 lattine (identificativo UPC 24000 -02770) distribuite in almeno 37 paesi perlopiù statunitensi. La causa del ritiro sarebbe una potenziale contaminazione da botulino del prodotto. Il portavoce della “Del Monte Food Inc” ha, di fatto, confermato la presenza di una breccia nel sistema produttivo, causa della possibile contaminazione. Il termine botulino deriva dal latino “botulus” (salsiccia), perché fu associato, fine ‘800, a morti sospette di persone che avevano mangiato salsiccia preparata in casa. Ad isolare il batterio fu Emile van Ermengem, nel 1897, dopo una violenta epidemia di infezioni alimentari avvenuta il Belgio. Non è una malattia infettiva, non è trasmissibile e si può manifestare a qualsiasi età. Vediamo ora quali sono i sintomi da ingestione da prodotto contaminato. Le prime avvisaglie si manifestano, con una paralisi neurale, tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione della tossina: annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione, fatica nell’ingerire, secchezza della bocca, debolezza muscolare che dalla parte superiore del corpo, spalle e braccia, passa agli arti inferiori, con paralisi successiva. Nei casi più gravi, la paralisi potrebbe interessare i muscoli legati alla respirazione con relativa compromissione dell’atto respiratorio. in tal caso si dovrà intervenire con la ventilazione meccanica. Sintomi simili sono quelli dati dal botulismo pediatrico, dove il neonato è letargico, ha un tono muscolare ridotto e ha difficoltà sia a piangere che a mangiare. Intervenire nelle prime ore dalla comparsa dei sintomi con la somministrazione di un’antitossina disponibile presso il Ministero della Sanità, è l’unica soluzione salvavita (si calcola che il 5% delle persone colpite non sopravvive). La guarigione è lenta e l’ammalato necessita di continui controlli e terapia di supporto. Purtroppo, i sintomi, possono spesso essere confusi con la sindrome di Guillain-Barré o l’infarto, e rallentare la somministrazione delle cure adeguate. Naturalmente in nostro aiuto ci sono vari test da cui rilevare la presenza  della pericolosa tossina ( conduttività dei nervi, il fluido spinale, la scansione cerebrale, l’esame delle feci e test immunologici). L’azienda informa che il problema non riguarda il mercato italiano, né quello europeo, tuttavia l’allerta è per tutti i consumatori, anche italiani, che acquistano on-line i generi alimentari. Pertanto, prestare massima attenzione e verificare che i dati espressi sulle confezioni acquistate non siano quelli su indicati.

 

 

 

 

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Elvira Zammarano

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