“Torniamo a Bomba” è un’altra espressione idiomatica usata frequentemente, che indica la volontà, secondo quanto insegna lo Zingarelli, a riprendere un discorso lasciato interrotto o a tornare all’argomento del discorso. Curiosando qua e là per conoscere l’etimologia di questa frase idiomatica si scoprono fonti discordanti. Pare che il modo di dire sia dovuto ad un parlamentare di Bomba, Silvio Spaventa, poi diventato anche ministro. Nel corso di un intervento alla Camera, dedicato alla costruzione di una nuova strada, Spaventa si espresse a favore della necessita’ di compiere alcuni lavori nel territorio di Bomba. I suoi colleghi lo interruppero costringendolo a continue variazioni di tema. Lui non perse il filo del discorso, ripetendo sempre “torniamo a Bomba”. E’ questa l’origine della frase? In verità’ non c’è nessun testo che attribuisce il “tornare a Bomba” a Silvio Spaventa. L’episodio e’ basato su alcune testimonianze riferite da altri parlamentari, e’ un’eredità trasmessa solo oralmente. In ogni caso l’espressione è antica, tanto che la si ritrova anche nel Morgante del Pulci, e allude a un gioco di ragazzi simile al nascondino che si chiamava “pome”, in cui chi si metteva in salvo gridava: “Bom!”. La parola si è poi trasformata in bomba, e ancora oggi, in molti giochi di gruppo, la “bomba” rappresenta spesso il punto d’inizio del gioco stesso, dal quale si parte per cercare gli altri giocatori, oppure un punto d’arrivo simile al traguardo. In lingua francese la frase può essere tradotta con pari significato con la celebre espressione “Revenons à nos moutons” mentre in inglese con ” To get back on track”.