Una lettera di licenziamento è alla base dell’insano gesto che un operaio di una ditta appaltatrice del servizio fognario dell’Acquedotto Pugliese di Bari stava per compiere ieri mattina. L’uomo, salito al 4 piano del palazzo dell’AqP durante un sit-in di protesta organizzato dai sindacati Cgil e UGL, minacciava di lanciarsi nel vuoto a causa del preannunciato licenziamento. Solo l’intervento dei Vigili del Fuoco, della Polizia e dei Vigili Urbani, prontamente accorsi, ha evitato la tragedia. Il fatto si è verificato nel momento in cui i sindacati chiedevano l’apertura di un tavolo tecnico per discutere con l’azienda sulla vertenza dei dipendenti della ditta appaltatrice, attiva nell’Ambito 5 per la pulizia delle fogne in diversi comuni della provincia di Bari. «I licenziamenti – informa Antonio De Leo della Cgil – sono stati al momento congelati. E per i 15 operai che non ricevono stipendi da due mesi, la società appaltatrice, ci ha assicurato che entro il 20 saranno erogati stipendi e tredicesima. In ogni caso conclude – ci rincontreremo per discutere la questione. In merito alla vicenda, AqP vigilerà sul rispetto del contratto in essere nell’interesse dell’azienda e della comunità»