Al via la II ed. del “BITALK”. Il Festival del Sud e per il Sud. L’attenzione, quest’anno, sarà, infatti, rivolta alla nostra terra, attraverso le narrazioni di grandi artisti che criticamente (e costruttivamente) ci racconteranno un “Mezzogiorno” possibile, e dalle potenzialità non ancora espresse. A promuovere e ospitare l’evento come sempre il comune di Bitonto, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Puglia, il Parco delle Arti, il Teatro Pubblico Pugliese e la Cooperativa Quarantadue. Il Festival, curato dalla Fanfara Srl. (consultare: https://www.facebook.com/bitalkfestival/), durerà dal 17 al 20 novembre e inizierà questa sera, alle 18.30, presso il Torrione Angioino, con l’inaugurazione della mostra fotografica “Be Southern – A sud di donna”, di Clarissa Lapolla, precedentemente esposta a Newport e Jersey City. Nel corso della manifestazione, che avrà luogo prevalentemente nel centro storico (Galleria Nazionale Devanna, Torrione Angioino, Teatro Traetta, Sancti Nicolai Convivium, Cattedrale di Bitonto), si avvicenderanno importanti ospiti, tra cui Sergio Cammariere, Gianrico Carofiglio, Erri De Luca e il sindaco Mimmo Lucano. Giorno 20, in chiusura di rassegna, presso la Galleria Nazionale Devanna, alle 18:30, si terrà un importante dibattito giornalistico – valido per la formazione professionale degli iscritti all’albo e alla piattaforma S.I.Ge.F. – sul tema della migrazione, che avrà come protagonisti il Premio Pulitzer, Sergey Ponomarev e il vincitore e giurato del World Press Photo Manoocher Deghati.
«Bitonto diventa un laboratorio per pensare a una politica e a un modo di vedere nuovo e innovativo di interpretare il Mezzogiorno, che deve ritornare a essere il punto di forza di questo Paese – ha detto il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, durante la conferenza stampa tenuta a Bari, presso la Sala Giunta della Città Metropolitana, in occasione della presentazione della rassegna -. Si discuterà del Sud, e dell’Italia, innanzitutto, con i suoi ritardi e le sue ferite, ma carico soprattutto di prospettive di innovazione. Un Sud del mondo, interessato dalle rotte dei migranti, che diventa un crocevia di culture e di umanità. E che alla disperazione affianca sempre spiragli di speranza. Il Sud disperato è sempre anche un Sud di speranza. Intorno a questo fulcro tematico si annodano confronti, spettacoli e performance della rassegna bitontina. Lungo un percorso, che affronta questioni come la lotta alla mafia, le responsabilità sociali della Chiesa, le politiche migratorie e l’integrazione, il ruolo del Mediterraneo – ha concluso Abbaticchio -, si avvicenderanno attori, registi, musicisti, scrittori, filosofi di fama nazionale, in una sorta di “staffetta” culturale».
Sull’importanza della manifestazione, parole di conferma, sono arrivate, anche da Rino Mangini, Assessore al Marketing Territoriale, al Governo Partecipato e alla Comunicazione Istituzionale. – «È un programma molto ricco, con ospiti importanti capaci anche di interrogarci sul tema della contemporaneità. Siamo contenti che ancora una volta la nostra città riesca ad essere unica in determinate programmazioni culturali».