In arrivo una App per smascherare depressione e tendenze suicidarie


Diverse malattie mentali potranno essere “diagnosticate” attraverso l’installazione di una App sullo smartphone. Non è fantascienza ma l’idea messa a punto da un team di ricercatori del National Institute of Mental Health americano. Lo dice Tom Insel, ex capo del dipartimento scientifico dell’Istituto e cofondatore, insieme a Paul Dagum, della Startup. Secondo gli scienziati, il modo di usare il cellulare – dalla pressione della digitazione sui tasti, ai movimenti, allo scorrimento delle immagini, alle parole usate – sarà determinante per smascherare, in un tempo ragionevolmente breve, la malattia. “Mindstrong Health”, il nome della App, promette grandi cose. E i risultati sembrerebbero davvero andare verso questa direzione. Il monitoraggio dei 150 volontari sottoposti al test, per cinque anni, esaminati prevalentemente da un punto di vista neurocognitivo, memoria (come si ricordano gli eventi) e abilità mentali (capacità di controllare gli impulsi, la gestione del tempo e dello svolgimento di un compito), cose, di solito, compromesse in presenza di depressione, ha dato risultati attendibili. Nel frattempo la comunità scientifica alza le mani e per ora non si esprime. Mentre l’inventore continua a sostenerne l’efficacia. Tanto che diverse Università e luoghi di lavoro, stanno già sperimentando l’uso della App, specie in quelle situazioni considerate ad alto rischio depressione e suicidio. Stress lavorativi, esistenziali, burnout, ora, potranno essere facilmente intercettati tramite un rilevatore FITBIT da polso che, con l’App, registrerà i dati relativi al sonno-veglia e ad altri parametri vitali della persona. Insomma un monitoraggio H 24 per sconfiggere il “Male Oscuro” e tutte le sue, spesso tragiche, conseguenze.

 

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento