Ieri, 19 ottobre, presso la sede del Cama Lila, in via Castromediano 66, a Bari, è stato inaugurato il progetto “Accesso rapido: interventi per favorire la diagnosi tempestiva dell’infezione da HIV”. L’iniziativa, finanziata dall’assessorato al Welfare del comune di Bari – con avviso pubblico “Azione di contrasto alla grave marginalità adulta”-, intende promuovere un percorso di accompagnamento e formazione, a tutela di quei soggetti ritenuti più a rischio, mediante la fruizione di test rapidi della saliva per un accesso tempestivo, ove necessario, alle strutture sanitarie preposte. Evitare l’emarginazione sociale e fornire cure immediate, sono le finalità primarie del progetto, che prevede oltre ai test – da effettuare una volta al mese e in alcune giornate particolari (la European Testing Week 2018 o la Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, in programma il 1 dicembre, San Valentino o la festa della donna) -, anche 10 incontri presso il Comune di Bari e in quelle aree “sensibili”della città. «L’Aids è tornato a manifestarsi tra gli adolescenti – dice l’assessora al Welfare Francesca Bottalico – spesso perché si sottovaluta il rischio di contagio e ciò si deve anche alla mancanza di campagne di informazione e prevenzione. Capita che noi adulti crediamo che l’Aids sia lontano dal nostro contesto educativo e, quindi, dai nostri ragazzi. Purtroppo non sempre è così. Perciò è necessario tornare a investire nei corsi di sessualità responsabile, riprendere con forza la sensibilizzazione sull’HIV e, più in generale, sulle infezioni sessualmente trasmissibili. Pochi mesi fa i dati di una ricerca svolta dall’Unicef hanno rivelato come, ogni ora, circa 30 adolescenti tra i 15 e i 19 anni, due terzi dei quali maschi, vengano contagiati dall’HIV per rapporti sessuali, a volte con uomini più grandi, per rapporti precoci forzati dalla povertà o segnati dalla mancanza di accesso ai servizi di consulenza. Per questi motivi – continua – l’assessorato al Welfare sta lavorando da mesi all’avvio di un progetto sperimentale, unico anche per il fatto che venga finanziato da una pubblica amministrazione, capace di offrire test rapidi nelle sedi protette dell’associazione Cama Lila, che ha sviluppato tutte le attività, e campagne di sensibilizzazione mirate nei luoghi ad alto rischio, due delle quali sono state già realizzate nei pressi della Stazione e in altri spazi molto frequentati dai giovani. Qualche mese fa è stata attivata un’unità di strada che incontra e fornisce informazioni dettagliate ai ragazzi, offrendo percorsi di sessualità responsabile e affettività anche nelle scuole, con sportelli organizzati grazie al supporto del Centro antiviolenza comunale».
Si fa presente che i test saranno eseguiti da personale specializzato con l’accompagnamento di un servizio counseling e che si dovrà essere a digiuno, senza bere e fumare, da almeno mezzora. I risultati saranno pronti in 20 minuti e nel caso di positività, la persona sarà sottoposta ad un ulteriore esame di conferma, “convenzionale”, per essere successivamente inserita nel protocollo previsto.
Per info: 080 5563269