Giornata Mondiale dell’Alimentazione – Giuseppe Carli, “Incrementare la tecnologia per migliorare la sicurezza degli alimenti”

Giuseppe Carli, Presidente di Assosementi – Associazione nazionale italiana sementi –  si dichiara contrariato per quanto detto dalla corte di Giustizia Europea, nella sentenza dello scorso luglio. «La sentenza – dice Carli – si muove nella direzione opposta a quella da noi auspicata e si oppone  allo sviluppo di strumenti che sarebbero in grado di accelerare il raggiungimento della sicurezza alimentare. Non si possono, infatti, ritenere uguali agli OGM, le varietà dei semi vegetali, ottenute con tecniche di mutagenesi». L’allarme lanciato da Assosementi in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione indetta dalla Fao, che si è celebrata il 16 ottobre in tutto il mondo, sottolinea la necessità di un ampio e costruttivo coinvolgimento dell’opinione pubblica sulla conoscenza delle nuove tecnologie per un progresso sostenibile e un  miglioramento genetico vegetale sostenibile. «E’ necessario – dice ancora Carli –  garantire la sicurezza alimentare, che significa permettere a tutti, in ogni momento, di avere un accesso fisico, sociale ed economico ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti. Per il World Food Day 2018, la Fao ha lanciato l’appello “ZeroHunger”, in cui si chiede un cambio di mentalità da parte dei cittadini. Che devono sostenere i produttori locali, utilizzare le risorse della Terra in modo più oculato, seguire diete nutrienti e varie e cambiare le azioni quotidiane con l’obiettivo di ridurre gli sprechi. Il settore sementiero – aggiunge –  vuole quindi sottolineare la necessità di un approccio diverso nei confronti dell’innovazione vegetale. Che gioca un ruolo fondamentale nella creazione di modelli produttivi e di consumo più sostenibili offrendo, da un lato, varietà più resistenti ai patogeni e, dall’altro, prodotti meno deperibili e più nutrienti. Un percorso – conclude il Presidente di Assosementi –  di conoscenza che spieghi i vantaggi garantiti dal miglioramento genetico vegetale e porti a ritenere le nuove tecnologie strumenti di progresso sostenibile nel campo vegetale come negli altri settori, quale ad esempio quello della salute umana».

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Elvira Zammarano

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