Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 ottobre – come di consueto intorno alle 3 – sarà ripristinata l’ora solare. Vale a dire che le lancette torneranno indietro di un’ora fino al 31 marzo – data in cui entrerà in vigore l’ora legale come da direttiva europea 2000/84/CE. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966 anche se è stata utilizzata per la prima volta nel 1916, poi abolita e reintrodotta diverse volte. Circa un mese fa, il Presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker – a seguito di un sondaggio per conoscere l’opinione dei cittadini UE – ha annunciato la possibilità che l’ora estiva rimanga in vigore per tutto l’anno. L’80% dei 4,6 milioni di europei contattati ha dichiarato di essere favorevole ad abolire il cambio dell’ora due volte l’anno. Tra i più fervidi sostenitori di questa iniziativa, che dovrà comunque essere approvata dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo, ci sono i Paesi del Nord come Finlandia, Svezia e alcuni Stati membri dell’Est. Tuttavia, Juncker ha precisato che in un primo momento la scelta su quale “ora” dovrà essere utilizzata sarà a discrezione dei singoli Stati. Secondo alcuni studiosi, lasciare la scelta ai singoli Stati, potrebbe creare gravi problematiche. Come inconvenienti nei trasporti, nelle telecomunicazioni, oltre a un abbassamento della produttività dei vari mercati interni.