A partire dal 12 ottobre 2018, con lo scopo di uniformare le etichette di tutti i paesi europei, le denominazioni dei carburanti vengono sostituite da etichette (tonde o quadrate, di diverso di colore) e sigle (formate da lettere e numeri). Per tutti i tipi di benzina l’etichetta sarà di forma circolare e conterrà la lettera E e un numero progressivo che indicherà la percentuale dei componenti: ad esempio E5 per alcol etanolo pari al 5%; E10 per il 10% e così via. L’etichetta del Diesel invece sarà quadrata e conterrà la lettera B (che indica i componenti di biodiesel). Sarà quindi B7 per un gasolio con biodiesel al 7%, B10 al 10% e B100 che indica invece il puro biodiesel. La sigla XTL indicherà il gasolio sintetico non derivato dalla raffinazione del greggio.Per i combustibili gassosi il bollino sarà a forma di rombo, mentre le sigle incluse saranno H2 per l’idrogeno, CNG per il gas naturale compresso (metano per auto), LNG per il gas naturale liquefatto (metano liquido) e LPG per il gas di petrolio liquefatto. Sono ancora in via di definizione invece l’etichetta e la sigla per i veicoli elettrici e ibridi plug-in. In questo modo gli automobilisti in viaggio in tutti i 28 Paesi UE, nei Paesi dello spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia) e anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia, non avranno dubbi sul rifornimento da fare. L’Inghilterra dopo la Brexit, deciderà autonomamente se conformarsi allo standard o meno. Le stazioni di servizio hanno l’obbligo di apporre le etichette sui distributori e sulle pistole di erogazione. I costruttori dovranno indicare l’etichetta giusta sul manuale d’uso e manutenzione e sui tappi dei carburanti dei veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati dal 12 ottobre. Tra questi sono compresi: ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli; autovetture; veicoli commerciali leggeri; veicoli commerciali pesanti; autobus. Nessun obbligo invece è previsto per i mezzi già in circolazione.