Dal 1 luglio 2019 tutti coloro che hanno bambini al di sotto dei 4anni, dovranno predisporre nelle auto un dispositivo elettronico sonoro, anti-abbandono. Troppi bambini – quasi 600 in 20 anni – hanno perso la vita perchè “dimenticati” in auto, sotto il sole. A causare quello che gli esperti chiamano un black-out esistenziale, è una particolare forma di amnesia – detta dissociativa. Una sorta di momentanea interruzione delle dinamiche tra coscienza e memoria. Come se un segmento temporale della vita di questi sfortunati genitori finisse chissà dove. Lo stress, la tensione, la stanchezza psico-fisica, la progressiva difficoltà di concentrazione, un sonno disturbato, la tendenza a fare cose “in automatico”, senza pensarci, sono importanti campanelli d’allarme da non sottovalutare. Sarà probabilmente un sensore Bluetooth, collegato allo smartphone del genitore che si allontana, a segnalare con un allarme, la presenza del bambino ancora legato al seggiolino. Se questo non dovesse ancora bastare, scatterà un doppio allarme con notifiche varie, sms, e chiamate a numeri di pronto intervento grazie alla geo-localizzazione del mezzo. A breve partirà una campagna d’informazione, curata dal ministero delle Infrastrutture e dal ministero della Salute, con dettagli sui dispositivi: se potranno essere applicati ai seggiolini già in uso o se sarà obbligatorio acquistarne di nuovi già dotati del meccanismo. Sempre da quella data partiranno, per trasgressori e “recidivi”, sanzioni amministrative dagli 81 ai 326 euro, fino alla sospensione della patente dai 15 giorni ai due mesi.