Regione Puglia – Intervento schock del Consigliere Mario Conca durante l’assemblea di ieri.”Se la vuoi fare prima, me la devi pagare”.

Il Consigliere regionale Mario Conca (5stelle), sulla proposta di legge del blocco automatico della libera professione.

«Il mio intervento di ieri,  in aula, è l’ennesima denuncia che mira a preservare 4 milioni di pugliesi. Non è possibile continuare a discutere su una legge che intende mettere fine alle interminabili liste d’attesa ospedaliere. Col mio intervento, ho voluto stigmatizzare l’ipocrisia di una politica inconcludente, succube di una parte della classe medica, che per fini privatistici, nuoce gravemente alla salute dei pugliesi e danneggia l’immagine dei tanti colleghi onesti e coscienziosi. Voglio semplicemente precisare ciò che è già contenuto nei regolamenti regionali e che è Legge dello Stato. Dove, peraltro, è previsto il licenziamento del Direttore Generale, allorquando non vengono rispettati i tempi di attesa. Con questo, voglio denunciare il caporalato bianco dei primari, che è presente in molte strutture complesse. Ultimamente al Fazzi, su 90 medici, 60 facevano intramoenia durante le ore di servizio. Ciò è segno di un’evidente mancanza di controllo da parte delle Direzioni  Generali e di Presidio. Ognuno fa come gli pare. Dunque, quest’aula non può e non deve essere al servizio di una categoria,  che assolve sicuramente a un ruolo fondamentale, ma che per questo viene pagata. L’intramoenia, l’ho chiesto tante volte anche al nostro Ministro, va abolita e riformata come sistema. Non è possibile che in presidi ospedalieri importanti, il medico vada con il “bemolle” quando si tratta di prenotazioni CUP, per affermare  poi, “Se la vuoi prima… me la devi  pagare”».

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Elvira Zammarano

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