La “Marianna” personifica la Repubblica francese e rappresenta la permanenza dei valori di libertà, eguaglianza e fraternità, sanciti durante la rivoluzione. La sua immagine – simbolo della madre patria coraggiosa, nutrice e protettrice – è riprodotta sul logo della Repubblica francese, su monete, francobolli e soprattutto in busti di marmo presenti in tutti i comuni, scuole e istituzioni francesi. È sempre stata raffigurata con un berretto frigio o berretto di Mithra, il dio Sole dell’antica religione dei persiani. Questo copricapo – di origine anatolica, era indossato dagli schiavi tornati in libertà in epoca greco-romana. La sua più famosa raffigurazione è quella del celebre dipinto del 1830, presente nella collezione del Louvre: “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix. Rappresenta Marianna che combatte con il popolo parigino durante le tre giornate rivoluzionarie del Luglio 1830. A Parigi una sua imponente statua in bronzo – alta quasi 10m – svetta al centro della Place de la République. Indossa una toga e l’immancabile berretto frigio – rispettivamente simboli della giustizia e della libertà – e regge con la mano destra un ramo di ulivo, simbolo della pace, mentre con la sinistra, le tavole della legge. Sedute intorno a lei, su un piedistallo di pietra alto 15m, ci sono le statue allegoriche della Libertà, dell’Uguaglianza e della Fratellanza. Fino al 1969 la Marianne era rappresentata da un’ anonima bellezza francese. In seguito l’associazione dei sindaci francesi AMF (Association des Maires de France) decise di scegliere celebrità come Brigitte Bardot, Catherine Deneuve, Laetitia Casta e Sophie Marceau. L’origine del nome Marianne non è noto con certezza, sebbene fosse molto diffuso nel XVIII secolo perché associava Il nome Maria, madre del Cristo, e Anna, madre di Maria.