Dibattito in corso sulle proprietà terapeutiche del Tè giapponese Matcha. Secondo Michael Lisanti, professore di medicina Traslazionale presso la Salford University di Manchester, i principi attivi contenuti nelle foglie del Tè, sarebbero in grado di contrastare il cancro, in particolare del seno, ed essere di supporto alle terapie tradizionali oncologiche. I risultati della scoperta sono stati pubblicati recentemente sulla rivista scientifica “Aging”. L ‘articolo spiega che l’alimento svolgerebbe un’azione di quiescenza metabolica sulle cellule tumorali e sulla proteina “mTOR” (Rapamicina). La pianta, molto comune in Giappone, ha origini antichissime ed è utilizzata comunemente durante il rito del Tè. « E’ un prodotto naturale – afferma Michael Lisanti – usato come supplemento nelle diete, dal potenziale enorme per una vasta gamma di trattamenti. Abbiamo scoperto che è in grado di sopprimere il metabolismo mitocondriale ossidativo. In altre parole, previene la “ricarica” delle cellule, e dunque, le costringe all’inattività e alla morte. Gli effetti del Matcha sulle cellule del carcinoma della mammella, negli esseri umani, sono stati veramente impressionanti – dice -. Questi risultati confermano la nostra convinzione che il Matcha ha un enorme potenziale terapeutico sulla riprogrammazione delle cellule tumorali». Di diverso parere è il professor del Cancer Research UK, Martin Ledwick, il quale sostiene che non ci sono dimostrazioni sufficientemente forti a sostegno di tali ipotesi. Quindi anche se lo studio indica che il Matcha, può uccidere le cellule tumorali in laboratorio, è molto difficile che questo accada bevendo il tè.