L’evento si terrà Venerdì 21 Settembre ( ore 16,00) e Sabato 22 Settembre ( ore 9,00), presso l’Aula ‘‘Aldo Moro’’ del Dipartimento Giuridico dell’Università di Bari. Nell’anniversario della nascita del grande statista – 23 settembre 1916 – a quarant’anni dalla sua uccisione, l’Università di Bari, l’Arcidiocesi di Bari-Bitonto e il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale ( MEIC ), coadiuvati da Azione Cattolica Italiana, Fuci e Amici del MEIC, con il patrocinio del Presidente della Giunta Regionale Puglia e del Comune di Bari, promuovono un convegno nazionale dal titolo “Una faticata e severa conquista: Aldo Moro e la democrazia in Italia”. La morte di Aldo Moro presenta ancor oggi, molte zone d’ombra, e descrive una delle pagine più buie per il nostro Paese. Il corpo senza vita dello statista fu ritrovato, adagiato in una R4 rossa, il nove maggio 1978, in via Caetani, a Roma – a metà strada tra Piazza del Gesù, sede della Democrazia, e via delle Botteghe Oscure, quartier generale del Pci. La sua morte – dopo 55 giorni di prigionia in un covo brigatista – e quella degli agenti della scorta, al momento del rapimento, sono state l’epilogo tragico al suo desiderio politico di vedere una democrazia italiana meno “rigida” e una un’evoluzione socialdemocratica del Pci.
«Oggi, la comunità civile italiana sta riflettendo sulla grande figura di Aldo Moro e sulla sua testimonianza politica e culturale – afferma il consigliere delegato MEIC per la Puglia, dott. Saverio Sgarra. Mentre si moltiplicano iniziative commemorative, sta sempre più emergendo il suo impegno per il rafforzamento delle basi democratiche dello Stato, l’itinerario di rinnovamento istituzionale tracciato con il suo pensiero giuridico e i suoi sforzi per un confronto aperto ed elevato tra le forze politiche. Stanno altresì affiorando le sue istanze di partecipazione della società civile e la consapevolezza dei mutamenti storici del Novecento, anche in chiave internazionale. Il Convegno il cui titolo è tratto da una riflessione di Aldo Moro pubblicata su Studium del 1945, aspira a contribuire in misura qualificata a questo dibattito e ha come esplicito obiettivo – continua – quello di ripensare compiutamente Aldo Moro e la sua intera vita nella dimensione umana, culturale, politica e spirituale. Come atto di libertà, di vittoria contro i terroristi e le loro violenze. Un risarcimento all’intero Paese».
Venerdì 21, dopo i saluti Istituzionali del Prof. Antonio Felice Uricchio (Magnifico Rettore – Uniba), di Michele Emiliano (Presidente Regione Puglia) e del Sindaco di Bari, Antonio Decaro, aprirà i lavori il Prof. Gaetano Piepoli, a cui faranno seguito le relazioni del Prof. Renato Moro (Università degli Studi Roma TRE) e di Mons. Francesco Cacucci (Arcivescovo Bari Bitonto). La serata si chiuderà con l’intervento della Presidente Nazionale FUCI, dott.ssa Gabriella Serra. Modererà il dott. Saverio Sgarra.
Sabato 22, introdurrà i lavori, il Prof. Corrado Petrocelli (Magnifico Rettore Università degli Studi della Repubblica di San Marino), a seguire, la tavola rotonda del Dott. Tiziano Torresi (Università degli Studi Roma TRE), delle Ricercatrici IPSAIC D.sse Annamaria Gervasio e Annabella De Robertis, e la relazione del Dott. Francesco Cananzi (Consiglio Superiore Magistratura). Interverranno anche Il Dott. Sabino Zinni (Consigliere Regionale) e Luigi Lanotte (Delegato Regionale A. C.). Chiuderà la giornata il Presidente Nazionale del MEIC, dott. Beppe Elia. Modererà la Prof.ssa Maria Bisceglie, Vice Delegata Regionale MEIC Puglia.
È previsto l’esonero MIUR dall’obbligo di servizio per il Personale Ispettivo, Direttivo e Docente
Info convegno Bari 21-22 settembre 2018
Molto interessante e pieno di spunti e riflessioni e’ l’articolo di Elvira Zammarano, su Aldo Moro, in occasione del convegno promosso dal MEIC con la collaborazione di altre associazioni e istituzioni che vede la partecipazione di illustri relatori. Ha perfettamente ragione la giornalista quando afferma che Moro conserva una sua grande attualità e profezia e ciò è straordinariamente importante anche per politica attuale. Sono trascorso 40 dall’assassinio di Aldo Moro e dall’uccisione degli uomini della sua scorta. Sembra ieri in quanto e’ ancora indelebile in tutti noi quell’epologo violento che ha reciso la vita di un uomo mite e di un fine politico. Moro era un uomo forte, con una fede religiosa molto intensa e con una visione politica stabile e lungimirante. Riscoprire Aldo Moro, significa sostenere una politica di concerto, di collaborazione e comunicazione, di reciproco riconoscimento senza perdere la propria identità. Moro ci insegna che la persona deve essere messa al centro in un’ottica di dialogo e interazione positiva tra le diverse fazioni . E’ Il modo migliore per affrontare quei problemi come la crisi economica, il fenomeno migratorio, ecc. Egli rimane uno dei più grandi statisti del nostro Paese e la sua eredità e’ molto preziosa. Elvira Zammarano, nel suo articolo, ci aiuta a riflettere ecacriscoprire ol pensiero di un cristiano umile, un politico vero , un uomo da ricordare e raccontare.