
L’agenzia per l’ambiente – Arpa Puglia – ha rilevato la presenza di gas Radon – oltre i limiti consentiti – in ben 8 aule di tre plessi scolastici a Taranto. Si tratta della scuola Vico – De Carolis del rione Tamburi. Le aule in questione sono state interdette, ma il rischio rimane alto per altri 18 locali. Il direttore regionale dell’Agenzia, Vito Bruno, sostiene che i livelli di guardia sono stati superati in diverse zone dell’edificio, ma che la criticità, riguarderebbe gli otto specifici locali. L’anomalia registrata ha fatto immediatamente scattare un protocollo di sanificazione ambientale. Intanto un gruppo di genitori, con Celeste Fortunato – portavoce del movimento “Tamburi Combattenti” -, ha organizzato una mini protesta nei pressi della scuola per chiedere risposte alle Istituzioni e, soprattutto, sapere come le Istituzioni intendono risolvere il problema.
Ma cos’è il gas Radon?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha classificato pericoloso quanto il fumo e l’amianto, ritenendolo responsabile di 3200 casi di cancro polmonare all’anno. Un Killer silenzioso perché inodore e insapore. Tanto che per accertarne la presenza, sono necessari speciali rilevatori. La sua origine è il terreno, ma anche i materiali da costruzione e l’acqua. Da queste fonti, il gas si disperde nell’ambiente, concentrandosi, più o meno massivamente, nei locali chiusi. Dunque, scuole, abitazioni, e in genere tutti i luoghi di lavoro, costruiti con argille contenenti alluminio, granito, tufo, porfido, basalto, pietre laviche, gessi chimici, ceramiche o cementi prodotti con scorie di alto forno, possono diventare, per la nostra salute, trappole mortali. «Il CNG già dal 2016 – spiega Vincenzo Giovine, vicepresidente e coordinatore della commissione ambiente del Consiglio Nazionale dei Geologi – con l’istituzione di un apposito tavolo sul problema Radon, ha voluto focalizzare l’attenzione sui rischi, ma soprattutto sulla natura di un problema poco trattato dai media, che, invece, dovrebbe essere più divulgato, dal momento che l’esposizione della popolazione a questo gas presente nell’aria può essere davvero nociva».