Anche quest’anno grandi consensi per la “Festa del Limone”. Giunta alla sua 13ª edizione, la sagra, che rientra nel progetto Vietri Cultura 2018/19 – “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura” – ha messo in campo, nell’incantevole borgo di Dragonea, numerose eccellenze dell’ambito culinario. Piatti tipici della cucina locale – dai ravioli, agli scialatielli, al pollo, alle polpette, al cuoppo, alle frittelle, fino al “u’ per e u’ muss” e al “ kepurp” (kebab di polipo) e ai dolci – sono stati tutti rigorosamente preparati con i famosi sfusati della costiera amalfitana. «Vogliamo tutelare il territorio attraverso questo tipo di manifestazioni – dice Mimmo D’Amore – presidente dell’associazione “Trasbonea” e organizzatore dell’evento – per promuovere il borgo, i terrazzamenti, le macere e, naturalmente, lo sfusato. A Dragonea, ci sono numerosi appezzamenti di terreno, dove questo prodotto si coltiva in modo tradizionale, all’antica. Ogni anno – conclude – migliaia di visitatori vengono qui, proprio per gustare pietanze diverse dal solito e perché no, anche per ascoltare la buona musica dei noti gruppi folk “I Picarielli” e “Tammora di Castiello” ».