“Vi presento sua eccellenza il telefonino!”

sabGenitori, insegnanti ed educatori continuano ad interrogarsi su come porre riparo ai danni creati da una tecnologia catalizzatrice ed invasiva. Ci si chiede sino a che punto sia lecito fare cadere qualsiasi barriera che possa tutelare la propria privacy, oltre che la propria intimità. Roberto Alborghetti, autore, artista visuale, direttore della rivista Okay, ha un’idea straordinaria e coinvolgente: dare la parola a “lui”. All’oggetto più amato delle nuove generazioni, quelle dei cosiddetti nativi digitali, il cellulare. Nel suo libro o meglio nel suo fanta-racconto “Pronto? Sono il librofonino”, il cellulare narra, in “prima persona”, storie di smombies, smartphones e cyber-bulli. Edito dallo storico marchio per bimbi e ragazzi “I Quindici”, il libro ha una grafica colorata ed accattivante grazie ai disegni di Eleonora Moretti, un linguaggio fresco ed avvincente ed una copertina che riproduce la sagoma ed il design di uno smartphone di ultima generazione. Il “telefonino” documenta, con ironia, distacco e disincanto, i cambiamenti che smartphones e tablets hanno prodotto – e continuano a produrre – nella vita dei ragazzi, anche nel rapporto con i genitori, la cerchia dei compagni, la società e soprattutto con se stessi. Il racconto affronta anche realtà negative, come il cyber-bullismo, offre informazioni per rapportarsi serenamente all’uso responsabile e consapevole dei servizi oggi offerti dalla telefonia mobile e suggerisce gesti e comportamenti che salvaguardino la sicurezza personale e quella degli altri di chi fa lo “smombie” (neologismo anglosassone – che il libro fa proprio e lancia tra i ragazzi italiani – costituito dai termini “smartphone” e “zombie”). In appendice, una singolare sorpresa. Un documento unico: la lettera-contratto che una mamma americana affida al proprio figlio insieme al dono del telefonino. Sicuramente da tenere in conto!

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da Redazione

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