L’insopportabile silenzio delle Istituzioni

Come avvocato sono costretto ad ammettere, con un certo rammarico, che in questo paese stiamo assistendo al declino della professione forense. Migliaia di avvocati hanno deciso e decidono di chiudere la partita iva e lo studio professionale. Responsabile di tale situazione, lo dico senza ombra di dubbio, è lo Stato. Il quale, al contrario, dovrebbe creare più opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Altri e nuovi esodati sono già all’orizzonte, pronti ad ingrossare le fila dei tanti professionisti senza futuro. Assistiamo inermi a melanconici addii,  a speranze disattese, e a partenze verso paesi pronti ad accogliere  cervelli e competenze “made in Italy”. L’esperienza di tanti colleghi potrebbe far comodo ad Enti e Scuole. Ma c’è un silenzio “assordante” e insopportabile da parte delle Istituzioni. Le tante ingiustizie di cui la politica si è macchiata negli ultimi tempi –  per citarne una, i  finanziamenti alle banche tipo MPS, coperti dai soliti ignoti –  hanno generato oscure voragini, dentro le quali precipitiamo tutti. In particolare le fasce più deboli, i nostri giovani, i laureati che non vedranno mai emergere le loro professionalità. Almeno non nel nostro Paese.

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Elvira Zammarano

2 commenti su “L’insopportabile silenzio delle Istituzioni”

  1. Lo Stato di Diritto è mutato in Stato di “rovescio”?!!! In passato la soluzione era: Colpo di Stato e Dittatura. Anche se malconcia come la nostra cara Italia, l’Europa non lo consentirebbe. Alternativa: tanti sforzi individuali di rigenerazione sociale: UTOPIA! La Storia ha il suo baricentro spostato in Asia. Se la Storia imbocca uno dei suoi “RICORSI” gli Europei, rinnegate le origini giudaico cristiane, saranno colonizzati!

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  2. Credo che sia la pletora di avvocati il problema.
    Diverso è per le lauree scientifiche, dove il già scarso numero di laureati è costretto ad emigrare e, quindi, arricchire altri stati.

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