Il chicharròn de cuy, la carne di porcellino d’india, che in Italia viene considerato un animale domestico, costituisce una fonte di cibo prelibato in Colombia e in Perù. In queste terre, i porcellini d’india, vengono allevati come conigli e la loro carne è tenera e speziata. Il turista “coraggioso” lo può assaggiare nei vari ristorantini nei quali si offre una vasta scelta di ricette per la sua cottura. In alternativa lo si può ordinare a domicilio. Durante il nostro ultimo viaggio in Colombia, ci siamo fatti convincere da degli amici del posto a fare questa esperienza, per noi, a dir poco “agghiacciante “. Tuttavia, nonostante le nostre difficoltà e la poca convinzione, la curiosità ci ha totalmente presi. Intanto, scartata l’idea del ristorante perché temevamo che, dopo averlo ordinato, nessuno di noi lo avrebbe mangiato, abbiamo deciso di farlo arrivare a domicilio presso i nostri amici. Che nel frattempo si divertivano un mondo nel vedere le nostre reazioni. Ci è stato consegnato in un pacchetto contenitore in polistirolo, che abbiamo aperto molto lentamente e con tanta reticenza. E come si può vedere dalle foto, il simpatico animale era intero, con tanto di testa, artigli e coda. Ma se il cuy per noi non è apprezzabile come piatto, per i colombiani, invece, rappresenta una prelibatezza e il non mangiarlo, se offerto, è considerata una vera e propria offesa. Chi di noi, alla fine, è riuscito ad assaggiarlo, riferisce che ha un sapore delicato e gustoso. Del resto il famoso detto non sbaglia quando dice “dove c’è gusto non c’è perdenza “.