Il miracolo della “manna”

C’è un dire –  ma cosa aspetti? La manna dal cielo?  – Per far capire che necessiterebbe un miracolo per risolvere una cattiva situazione o un momento critico. Se ne parla perfino nelle Scritture –  Dio la distribuì al popolo di Israele durante la traversata del deserto per combattere fatica e fame. Ma cosa è la manna? Esiste davvero? E dove la si può trovare?  Ci sono solo due posti al mondo.Non a caso uno è Israele e poi in Sicilia, nel territorio dei Nebrodi, tra Castelbuono e Pollina, di fronte al mare incontaminato di Cefalù. Siamo in provincia di Palermo e la manna, sicuramente,  non cade dal cielo. Al contrario, è un lento stillicidio che avviene praticando delle ‘ntacche’ nella corteccia di quel particolare albero che è il frassino. Nella mitologia nordica era detto ‘ l’albero della vita’. Si dice che fosse capace di abbracciare  l’intero universo, grazie alle sue radici –  profonde fino cuore della terra –  e alla folta chioma, con cui riempiva il cielo, dimora degli dei.  La produzione della manna in Sicilia è rimasta, per fortuna, fuori dall’industrializzazione. Portata  avanti in modo tradizionale da un testardo gruppo di anziani, è stata, successivamente raccolta dal giovane Giulio  Gelardi. La raccolta avviene da luglio a settembre ed è affidata alle mani esperte del “mannaluoro” e al suo “cutieddu”. Nelle ore più calde della giornata, Il “mannaluoro” pratica diverse “ntacche” nella corteccia dell’albero, lunghe una 15na di cm, da cui fuoriesce un liquido che, al sole cocente, si solidifica immediatamente. Il Gelardi iniziò anche la produzione di un liquore a base di manna e di una particolare cioccolata fondente all’anice e manna. Ma gli usi sono molteplici e  vanno dalla gastronomia alla farmacologia. Famoso è il maialino nero in crosta di manna, mandorle e pistacchi di  Castelbuono e il laboratorio “Fiasconaro”, noto per i panettoni e le brioches, senza lievito e  impastati con “manna liquida”. Una produzione ricercata, unica e preziosa, tanto da essere venduta nel circuito dello slow food.Ma i suoi benefici non si fermano solamente al gusto. Spesso viene anche impiegato come lassativo, depurativo, vermifugo e come dolcificante naturale per i diabetici oltre che come coadiuvante in tutti quegli stati edematosi polmonari e cerebrali.

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Elvira Zammarano

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