Disgrazia evitata grazie all’intervento dell’appuntato dei carabinieri G. Clemente.

Egregio Comandante, chi le scrive è una semplice cittadina, insegnante ed educatrice. Sento dal profondo del cuore di rivolgere a Lei e all’Arma un caloroso ringraziamento per l’immediata azione di soccorso compiuta dall’appuntato Giuseppe Clemente che ha scongiurato l’esito negativo di ciò che mi è accaduto.

Il fatto risale alle 7:30 del mattino del 14 giugno scorso.

Provenivo da Capurso e come ogni giorno mi recavo alla scuola Dante Alighieri di Mola di Bari, per gli ultimi adempimenti di fine anno scolastico. Pioveva. Ma non in modo così consistente da pregiudicare il viaggio. Tuttavia, giunta in prossimità del sottopasso di viale Manzoni, la pioggia è diventata tanto copiosa – un vero nubifragio –   da impedirmi la completa visualizzazione dell’ambiente circostante.

Allora ho pensato che l’unica cosa possibile da fare fosse quella di fermare l’auto. Ma, in pochi secondi, neanche il tempo di realizzare l’idea, ho sentito che il torrente d’acqua, proveniente dalle strade vicine in pendenza, mi trascinava, sommergendomi, al centro del sottovia

Non le nascondo che ho seriamente temuto il peggio. Poi, mentre l’auto galleggiava e si riempiva all’interno – era già all’altezza dei sedili -, ho notato uno sconosciuto che, senza esitazioni, immergendosi, mi veniva incontro nel tentativo, a più riprese, di tirarmi fuori.

Comandante, l’epilogo è chiaro se son qui a raccontarglielo. Non so cosa sarebbe potuto accadere se non ci fosse stato “quell’uomo”. Né io, né i miei figli osiamo immaginarlo. Successivamente ho scoperto che quel coraggioso era un carabiniere in borghese che si trovava lì per caso. Del quale mai dimenticherò nome, sguardo e parole.

Ora so che avrò da insegnare qualcos’altro ai miei studenti. Poiché non c’è niente di più educativo e valido che trasmettere un’esperienza diretta.

Parlerò loro sicuramente come insegnante ma soprattutto come cittadina. Racconterò quanto sia preziosa la vita e quanto sia importante preservarla. Ma sottolineerò anche l’importanza nel riconoscere il valore di coloro che la vita, pur avendola cara come tutti, la mettono a rischio per il bene di tutti. Grazie ancora al coraggioso carabiniere e a tutta l’Arma e a Lei Comandante.

Oggi se mi riscopro ancor più consapevole del valore della mia esistenza lo devo anche a Voi.

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Elvira Zammarano

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